“Demoliamoli”: Ecomostri nell’obiettivo – “Il Denaro”

martedì, 15 giugno 2010

Può la fotografia essere strumento di denuncia o quantomeno pungolo per il risveglio delle coscienze e del dibattito intorno alla città? E’ quello che devono aver pensato all’ Aniai Campania quando, insieme all’Archivio Fotografico Parisio, hanno deciso di organizzare “Demoliamoli“, un concorso aperto a tutti coloro che intendevano, attraverso l’obiettivo della propria macchina fotografica, denunciare una delle tante brutture architettoniche che costellano il nostro paesaggio. L’iniziativa ha subito raccolto il patrocinio di Comune e Provincia di Napoli, Regione Campania, Acen, Ordini degli architetti e degli ingegneri di Napoli.
Alessandro Castagnaro, presidente nazionale dell’Aniai, ci racconta com’è nata l’idea: “Ogni giorno vediamo tante brutture architettoniche e tanta bieca edilizia che guastano il paesaggio della nostra città e della nostra Regione. Abbattendole potremmo liberare dello spazio per il verde o, perché no, per nuova architettura di qualità”.
“In realtà”, ragiona Castagnaro, “il nuovo Piano regolatore di Napoli prevede esplicitamente la demolizione per alcuni edifici, anche nel centro storico, ma il solito immobilismo napoletano fa sì che non se ne faccia nulla”. Così, si è deciso di abbattere almeno virtualmente questi “mostri”, “in modo da spingere i giovani a riflettere su questi temi quantomeno attraverso lo strumento della fotografia”. E magari porli all’attenzione di un’opinione pubblica che troppo spesso finge di non guardare o di dimenticare.
La giuria, presieduta dallo stesso Castagnaro, era composta da professionisti di diversi settori: oltre a Stefano Fittipaldi, direttore dell’archivio fotografico Parisio, ne hanno fatto parte un urbanista come Giovanni Cerami, una docente di fotografia come Federica Cerami, un architetto, Marco Iuliano, un giornalista, Pasquale Esposito, un fotografo, Massimiliano Foscati, e Franco Cassano, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia.
“I lavori sono stati selezionati considerando tre aspetti importanti che, calibrati in modo diverso, hanno permesso di scegliere i dieci lavori e tra questi evidenziare i tre vincitori”, secondo le parole della giuria, che ha recentemente concluso i suoi lavori assegnando i premi. I criteri considerati: la scelta del soggetto, la capacità narrativa e le caratteristiche qualitative.
Alla fine sono risultati vincitori gli scatti di Pietro Masturzo, che ha denunciato il tristemente famoso “mostro di Alimuri” a Meta, un grande scheletro strutturale che, nonostante la sua triste fama, rimane ancora oggi in piedi, Silvia Cappiello con la foto intitolata “Mediterraneo”, che ritrae la paradossale torre che deturpa il lungomare di Acciaroli, peraltro recentemente ristrutturata, e Gabriele Tuccillo e Ciro Ferrandes con “il finto ricordo”, ovvero il ritratto di un edificio abbandonato che sorge ai piedi del Rione Terra di Pozzuoli. Segnalati anche i lavori di Vania Ferrulli, Peppe Esposito, Igea Di Leone, Giovanna Colecchia, Francesca Sciarra, Gaetano De Vincenzo ed Elena Tonini.
Ora che il concorso sì è concluso è volontà degli organizzatori mettere a disposizione della città i risultati, per stimolare un dibattito e magari “passare ai fatti”.
I lavori premiati saranno infatti pubblicati in un catalogo ed esposti in mostra, a partire dal 25 gennaio presso l’archivio fotografico Parisio a Piazza Plebiscito.

Pubblicato su Il Denaro il 27/11/2008

Tags: , ,