E’ stato Vincenzo De Luca il primo ospite dei confronti coi candidati alla presidenza della Regione organizzati dall’Ordine degli Architetti di Napoli.
Il sindaco di Salerno, candidato dello schieramento di centrosinistra, ribadisce la sua volontà, se eletto, di “cambiare tutto”, anche nei settori di competenza degli architetti, dall’urbanistica all’edilizia, passando per le infrastrutture. Una vera e propria “rivoluzione”, dice De Luca, che passa per la “liberazione dei cittadini dalla costrizione della clientela”.La Campania, secondo il programma di De Luca, può diventare “il più grande cantiere d’Europa, come la Germania Est dopo la caduta del muro”. Ciò grazie ad un migliore sfruttamento dei fondi europei ed ai progetti di finanza, mediante un grande programma di trasformazione urbana e di realizzazione di nuove infrastrutture. Edilizia sociale e parcheggi in area urbana, ma anche un piano per la realizzazione di nuova edilizia ospedaliera e scolastica. “Possiamo avere 10mila cantieri e 20 anni di lavoro”, afferma De Luca.
Per la città di Napoli 4 idee forti. Per Bagnoli “ragionare con gli investitori per definire gli attrattori da realizzare”; per l’area est, “porta orientale della città”, un distretto industriale moderno e leggero con insediamento di commercio di qualità; per il Centro Storico la creazione di una società ad hoc che faccia da stazione appaltante per gli interventi da realizzare; per Palazzo Fuga la creazione di una cittadella della cultura e della scienza. Il tutto da realizzare con progetti concreti e con tempi certi, “come ho già dimostrato di saper fare a Salerno”, sottolinea il candidato. Presupposti di base la sburocratizzazione, eliminando pareri inutili e accorciando i tempi per gli stessi,oltre alla competenza, la libertà e l’autonomia di chi dirige: “io non devo niente a nessuno, non ho padroni né padrini”, chiosa il sindaco.
Andrea Nastri
Pubblicato su Architettinapoletani il 23/3/2010
Tags: architettinapoletani, architettura, Campania